giovedì 9 dicembre 2010

E' una mattanza



se ne parla QUI “A Matera Paolo Chieco, 53 anni, ha ammazzato a coltellate l'ex convivente semplicemente perché l'ha vista con un altro uomo. Lei, Anna Rosa Fontana, 38 anni, aveva paura e lo aveva denunciato più volte. Non è bastato. Nessuno, per favore e soprattutto nei mass media, usi l'ipocrita formula del “troppo amore”. Questo è odio e bisogno di potere. "Adesso basta: va fermata la mattanza", dichiara la presidente di Telefono Rosa Gabriella Carneri Moscatelli.” - L'Unità


QUI “Anna Rosa Fontana, 38 anni, ieri sera è stata più volte colpita con un coltello davanti alla sua casa, in una strada di periferia.” Il Corriere della Sera

QUI “Questa è la storia di un omicidio che forse si poteva evitare perchè Anna Rosa negli scorsi mesi aveva più volte denunciato il suo ex. Troppo grande la paura per la violenza di un uomo che, cinque anni prima, aveva tentato di ucciderla dopo che il magistrato aveva affidato la loro bambina di un anno ai nonni materni. La condanna, a otto anni e quattro mesi di reclusione, aveva riportato (se possibile) serenità nella sua vita, ma poi, tra patteggiamento in appello e altri benefici, Chieco ha scontato solo 20 mesi (quattro in carcere e 16 ai domiciliari). Tornato in libertà, l’uomo ha più volte minacciato la sua ex, che l’ha ripetutamente denunciato.” La Stampa


.......... e comunque non se neparla mai abbastanza! E' UNA MATTANZA

mercoledì 17 novembre 2010

1.314 NO



Dal sito di Articolo 21


"Si e' concluso stamattina con 1.314 no e 77 si' lo spoglio del referendum che l'Usigrai ha indetto sull'operato del direttore generale Rai Mauro Masi. "Alla luce delle politiche aziendali fin qui perseguite -recita il quesito proposto a tutti i giornalisti Rai contrattualizzati-, esprimi fiducia nel direttore generale della Rai Mauro Masi?". Su 1.878 aventi diritto i votanti sono stati 1.438, le schede bianche 29 e le nulle 18.


Un esito 'clamoroso sia nelle partecipazioni al voto che nelle proporzioni del dissenso espresso. In un Paese democratico non se ne potra' non tener conto'. Questo il commento a caldo del segretario dell'Usigrai Carlo Verna al referendum in cui ha prevalso la sfiducia al direttore generale Mauro Masi. 'Un risultato che va - precisa Verna - al di la' di ogni piu' rosea aspettativa'."

Direi che i NO sono stati molti di più! Il loro NO lo hanno detto tutti quelli che hanno seguito Fazio e Saviano!


Un saluto

Kemi

martedì 16 novembre 2010

mercoledì 3 novembre 2010

Susanna Camusso ai vertici della Cgil con il 79% di sì



Susanna Camusso è la nuova segretaria generale della Cgil.
Ha ottenuto un ampio consenso dall'elezione a scrutinio segreto tra i componenti del direttivo: sui 162 aventi diritto al voto si sono espressi in 158 (97,5 per cento). I sì sono stati 125 (79,1%), i no 21 (13,3%), 12 gli astenuti (7,6 per cento).
"La condizione delle donne, d'altra parte, è il metro di misura della democrazia e su questo il paese non sta tanto bene. Per questo bisogna riconquistare la capacità di indignarsi e continuerò a sollecitare indignazione e reazione"
Un saluto
Kemi

lunedì 18 ottobre 2010

A proposito di donne - Articolo 21 Liberi di



Vi segnalo questo articolo:A proposito di donne
di Gianfranca Fois
dal sito di:Articolo 21
Un saluto
Kemi

giovedì 7 ottobre 2010

MAURIZIO CROZZA - 50 milioni di cricetini

50 milioni di cricetini

vomito

doppio vomito

domenica 26 settembre 2010

Riccardo Iacona: Presa Diretta - Senza Donne


http://www.presadiretta.rai.it
Questa la presentazione della puntata:

Tutti sanno che in Italia le donne contano poco, ma quanto poco?

Quante donne abbiamo nei posti di comando della politica, dell’economia, della magistratura,dell’informazione, della società? Le quote rosa potrebbero risolvere il problema?

Con SENZADONNE Presadiretta vi fa vedere quanto grande è la discriminazione di genere in Italia e quanto difficile è fare carriera per le donne italiane. Le nostre telecamere seguiranno la vita di tutti i giorni delle mamme lavoratrici, alle prese con gli orari “inflessibili” delle aziende, con la mancanza di asili nido e con un welfare ridotto al lumicino. Più di un terzo delle donne italiane, infatti, lascia il posto di lavoro dopo aver avuto il primo figlio.

“Senzadonne” vi fa capire cosa e quanto stiamo perdendo a escludere metà del paese dai posti comando. Stiamo rinunciando alla loro competenza, alla loro intelligenza, alla loro passione. Riccardo Iacona è andato in Norvegia, dove grazie alle quote rosa e alle leggi sulla parità sono riusciti a costruire una vera parità tra uomo e donna. Nella puntata di Presadiretta anche il vero e proprio abuso del corpo della donna fatto in Italia da certa televisione e certa pubblicità, confrontandolo con quello che succede in un Paese latino e “macho” come il nostro, la Spagna.


SENZADONNE è un racconto di Francesca Barzini, Riccardo Iacona ed Elena Stramentinoli

Grazie, grazie grazie!!!!
Un slauto
Kemi

Francesca Barzini
Riccardo Iacona
Elena Stramentinoli

Rai 3 - PRESA DIRETTA

martedì 7 settembre 2010

venerdì 16 luglio 2010

Il nostro male quotidiano



Vi segnalo questo articolodi Lidia Raverache ha dato voce ai miei sentimenti e credo a quelli di moltissime altre persone sconvolte di fronte alle violenza quotidiana, brutale ed ottusa che si scatena nei confronti delle Donne.

Questo un estratto: "Soltanto con una dolorosa scarica di domande si può commentare la crescita esponenziale dei crimini contro le donne. Accoltellata perché “lo voleva lasciare”. Sgozzata per gelosia. Massacrata a sprangate perché non aveva intenzione di passare da una storia virtuale a una reale. Bruciata viva perché non lo amava più. Sono giorni di spavento, a leggere i giornali."



Un saluto
Kemi

mercoledì 14 luglio 2010

La rimozione di Mineo è un nuovo saccheggio della Rai



Ancora soprusi!



leggi l'articolo di articolo21

e firma l'appello QUI


Non restiamo indifferenti!!!!


Un saluto
Kemi

martedì 15 giugno 2010

Tariffa bi-oraria


Articolo 21 - Audio notizie

Attenti all'elettricità: dal 1° luglio la tariffa bioraria


Qui l'articolo completo.
Un saluto
Kemi

lunedì 31 maggio 2010

Che fine ha fatto Rainews24



Dal sito di Rainews24:

Rainews24 sarà in sciopero l'intera giornata di venerdì 4 giugno (con un leggero rinvio rispetto alla data precedente per rispetto delle norme sugli scioperi) e l'assemblea di redazione ha indetto una manifestazione per lo stesso giorno alle ore 10 davanti alla sede Rai di Viale Mazzini.

Dalla Rai arrivano risposte insufficienti sul mancato rilancio di Rainews24 e sul disservizio sul segnale che prosegue in molte parti d'Italia e all'estero. Migliaia di persone continuano a segnalarcelo attraverso il sito internet www.rainews24.it .

Per queste ragioni sarà uno sciopero, non solo a tutela del nostro lavoro di giornalisti, ma anche in difesa dei telespettatori e del loro diritto ad essere informati, e in difesa della Rai e del ruolo e della credibilità del servizio pubblico radiotelevisivo.

Ecco perché invitiamo i cittadini, le associazioni, i movimenti, le forze politiche e sociali che in questi giorni ci hanno dato il loro forte sostegno a partecipare alla manifestazione del 4 giugno. Da parte della redazione poche e semplici richieste: una promozione specifica del canale all-news, ripristino del segnale in aree coperte fino a qualche giorno fa, mezzi (come studio e fly per le dirette) indispensabili a un canale di informazione 24 ore su 24.

L'argomento è proposto anche da Articolo21
qui

lunedì 24 maggio 2010

Giovanni



Ingroia: politica giu'rispetto a Falcone

ANSA) - PALERMO, 23 MAG - 'Non sempre del lascito di Falcone e Borsellino viene fatto tesoro, soprattutto da parte di chi viene dalla politica', dice Ingroia. La politica 'non sempre e' all'altezza di questo testamento' cio' porta 'amarezza' dice il procuratore aggiunto di Palermo alla manifestazione davanti all'albero Falcone nel 18/esimo anniversario di Capaci. 'Ma quando noi vediamo che siete cosi' tanti ci sentiamo piu' convinti che l'Italia puo' cambiare nonostante i cattivi modelli che vengono dall'alto'





www.pernondimenticare.cc

Gli uomini passano, le idee restano, restano le loro tensioni morali, continuerannoa a camminare sulle gambe di altri uomini… - Giovanni Falcone.


qui il link al sito

Cosa resta di Falcone. Grasso: Pm autonomi dall'esecutivo di Nicola Biondo – L’Unità


Qui l’articolo




Grasso: non solo la mafia contro Falcone «Difenderemo indipendenza magistrati»

Di: Redazione online Corriere della Sera
Qui l’articolo

sabato 15 maggio 2010

Mariarca Terraciano


Articolo 21

Morire per il lavoro, i soldi che non ci sono più, nell’indifferenza dei media. La vicenda di Mariarca Terracciano

di Giovanni Rossi
QUI l'articolo completo

sabato 8 maggio 2010

Giù le mani da Parla con Me




Adesso tocca a Serena!

Il Corriere delle Sera
Tv, Berlusconi contro la Dandini
«Ci aggredisce». «No, è satira»
Il premier in Cdm: la trasmissione si diletta a attaccarci. La replica: «La satira se la prende col potere»
Qui l'articolo:

La Repubblica
Dandini: "Dal premier vere intimidazioni
in un Paese normale non può accadere"
La conduttrice di "Parla con me" replica al Cavaliere: "In Usa hanno dato del deficiente a Obama e lui non ha fatto una piega..."
di SILVIA FUMAROLA
Qui l'articolo


L'Unità
Crisi? Il premier "parla di lei". "La Dandini ci aggredisce
di Ninni Andriolo
Qui l'articolo

La Stampa
Pdl-finiani, scontro sugli inviti in tv
Berlusconi all'attacco della Dandini
Qui l'articolo
Kemi

venerdì 7 maggio 2010

DRAQUILA - Sabina Guzzanti



www.articoli21.org
Draquila,un titolo alla Guzzanti : “Ma in realtà inventato da un giovane che l’ha mandato al Blog di Sabina quando lei, non avendo ben chiaro come voleva titolarlo, aveva aperto una sorta di concorso sul suo Blog”
Il terremoto di “Draquila”. Qui l'ntervista a Sabina Guzzanti e Valerio Terenzio di Santo della Volpe

www.abruzzo24ore.tv
Anteprima a L'Aquila ieri del docu-film di Sabina Guzzanti ''Draquila - L'Italia che trema'' che dal 7 maggio arriverà nelle nelle sale cinematografiche e sarà e in cartellone come evento speciale al Festival di Cannes. Articolo di Filippo Tronva

QUI l'articolo e l'intervista

Kemi

giovedì 6 maggio 2010

Da Mineo alla Guzzanti sotto il fuoco Pdl

Articoli 21 - articolo di di Federico Orlando

Cara Europa, da due o tre giorni, aprendo la terza rete Rai alle7 del mattino per accompagnare la mia colazione con “Il Caffé” di Corradino Mineo, invece della storica trasmissione trovo un'oscena miscellanea di testate e testatine di provincia, che ci offronio il quadro del pettegolume italiano. Cosa vuole che freghi a me se a Campobasso una zingara ha tentato di rubare un mela al mercato o se a Verona una palazzina rossa è stata ridipinta in verde? Eravamo interessati, credo in molti, alla rassegna sui grandi problemi del giorno, che Mineo faceva con intervento di personalità esterne (ogni giorno un interlocutore diverso, di tutto l'arco politico). La solita aggressione berlusconiana? Il dubbio, più che naturale nell'Italia del monopolio Raiset, come lo definite , si è rafforzato in seguito alla denuncia del premier di martedì sulla “troppa” libertà di stampa che ci affliggerebbe; e per la solita accusa di “denigrare l'Italia”, prendendo spunto stavolta da un film di Sabina Guzzanti sulla ricostruzione a L'Aquila. Ma perché dovremmo credere solo al Tg1 o a Rete 4 ? (Fernando Pellegrini, Roma)
l'articolo completo

QUI

lunedì 3 maggio 2010

Via del Fagutale 2

Bufera per i presunti versamenti "in nero" ricevuti da Anemone. L'architetto dell'imprenditore conferma e smentisce il ministro

Claudio Scajola acquistò casa con vista sul Colosseo nel 2004. Secondo l’accusa, la casa costò 1 milione e mezzo, e 900 mila euro furono pagati dal costruttore Diego Anemone. Scajola nega: «Ho pagato la somma pattuita pari a 610 mila euro». In una delle tante interviste lette sui quotidiani di sabato, il giornalista chiede: «610 mila euro per 180 metri quadrati, non le sembra poco?». Scajola risponde: «Mi sono documentato in questi giorni. Basta fare una rapidissima indagine sui prezzi degli immobili a Roma in quel periodo e si vedrà come il prezzo da me pagato sia in linea con quello di mercato per un immobile di quel tipo in quella zona».

In effetti basta fare una rapidissima indagine e si scopre (Censis 2005) che nel 2004 Roma era la città più cara d’Italia: il prezzo medio al metro quadrato era di 3 mila e 900 euro. Prezzo medio, e cioè facendo sintesi fra una casa di borgata e una, diciamo, vista Colosseo. Ma Scajola (che colpo!) la pagò 3 mila e 300 euro al metro. Sotto la media: magia. Il quartierino in questione sorge a Colle Oppio (cento metri dal Colosseo, proprio sulla Domus Aurea di Nerone): se uno fa un giretto in Google, e controlla i prezzi del 2004 a Colle Oppio, vedrà che il ristrutturato non era mai sotto i 10 mila euro al metro e poteva arrivare a 14-15 mila. Il non ristrutturato, se andava bene, ma proprio bene, si attestava sui 7 mila e 500 euro.

Ecco, basta fare una rapidissima indagine e si scopre che Scajola è quantomeno un uomo molto fortunato. Ma se sopravvive il sospetto che Scajola acquisti appartamenti alla metà della metà perché è un uomo abile, beh, uno così bisognerebbe farlo Presidente dei Mutuatari, o forse ministro della Casa (con vista), oppure direttamente Santo.


Da Libero-news
Scaiola è sereno. Beato lui. Qui l'articolo completo. di Filippo Facci

Non so se Gianfranco Fini sia propriamente una pagliuzza nell'occhio del partito: sicuramente Claudio Scajola sta diventando una trave nell'occhio del governo. Qui non ci sono sfumature: i riscontri dei magistrati di Perugia dicono il vero oppure dicono acclaratamente il falso, il costruttore Diego Anemone ha comprato un mega appartamento per Scajola oppure non l'ha comprato, non ci sono mezze misure, insomma il ministro è coinvolto oppure non lo è, e di certo qualcuno si dovrebbe dimettere, dovrebbe andare a casa: o Scajola che nega il vero o i magistrati che sostengono il falso. Qui non c'è una complicata e fumosa indagine spersa per qualche galassia off-shore, non c'è un'affannosa ricerca di riscontri: magistrati e giornalisti sostengono che ci sono già, c'è l'appartamento di Scajola pagato in nero, c'è un altro appartamento comprato a un generale della Finanza, c'è la testimonianza dell'architetto che ha compiuto le transazioni, e c'è la ricostruzione documentale dei vari passaggi di denaro. Tutto falso? Magistrati e giornalisti siano degradati a falsari. Vero? Allora è il caso che il ministro fornisca qualche spiegazione seria, se possibile: senza appellarsi al segreto istruttorio, senza paventare «oscuri manovratori o disegni preordinati», soprattutto senza ostentare una «serenità»






MI DANNO IL VOLTA STOMACO

lunedì 26 aprile 2010

Il giornalismo libero di Al Gore e Saviano e la galera di Alfano

Articolo 21 - INFORMAZIONE

"Lo spirito di Enzo Biagi rivive su Current tv". Esordisce così Al Gore al Festival del Giornalismo di Perugia. Dopo aver salutato e ringraziato i "currentisti" italiani il Premio Nobel, preceduto dallo scrittore Roberto Saviano, esordisce ricordando "il grande giornalista di cui dobbiamo onorare continuamente la memoria". Lo fa davanti ad una platea gremita al teatro Morlacchi. Centinaia di giovani in fila già cinque ore prima per assistere all'evento in una giornata ben poco primaverile. E in molti sono rimasti fuori al freddo, a seguire dal maxi schermo l'appuntamento clou di una manifestazione che offre dibattiti e riflessioni ogni anno più stimolanti.

Qui l'articolo completo.

Per Alfano la galera si addice ai giornalisti
di Domenico d'Amati
Articolo 21

Mentre la Corte Europea dei diritti dell’uomo si ostina a definire i giornalisti “cani da guardia della democrazia” riconoscendo loro ampi spazi di vigilanza e di critica nei confronti delle istituzioni, anche con la diffusione di informazioni che “offendono, sconvolgono ed inquietano” e la nostra Corte di Cassazione, in alcune recenti sentenze, mostra di recepire queste indicazioni, affermando la prevalenza del diritto di manifestazione del pensiero su altri pur rilevanti valori, il Governo e la maggioranza parlamentare, dimentichi dei trattati sottoscritti dall’Italia sono impegnati nell’apprestare mordacchie e bastoni al fine di impedire ai giornalisti di fare il loro dovere.

Qui l'articolo completo.

giovedì 22 aprile 2010

Rita Levi Montalcini compie 101 anni


Auguri Rita!

La sua fondazione:
QUI

La missione della fondazione
QUI

"Una delle maggiori problematiche che grava sulle popolazioni del sud del mondo, in particolare nel continente africano, è il mancato accesso all’istruzione della quasi totalità delle appartenenti al sesso femminile.Il programma della Fondazione ha un duplice obiettivo:
il primo di venire in aiuto a popolazioni che vivono in condizioni di estrema indigenza
il secondo di impedire che le tragiche situazioni di questi paesi provochino migrazioni di massa e sollevino altri sconvolgimenti a livello globale
La creatività e l’efficienza organizzativa, già dimostrata dalle giovani donne africane, potranno innescare meccanismi di trasformazione sociale, essenziali per loro stesse e per l’intero genere umano. Lo sviluppo dei paesi ad alto livello culturale ha dimostrato che l’istruzione è la chiave di volta del progresso di un paese. L’educazione a tutti i livelli costituisce infatti il più efficace strumento per creare una classe di donne in grado di assumere posizioni direttive a livello sociale, politico e scientifico, di mettere a frutto le possibilità offerte dai programmi di cooperazione internazionale, di educare i giovani delle generazioni successive. "Così come un battito di ali di una farfalla, nella foresta dell’Amazzonia può provocare, anche a distanza di tempo, un uragano al polo opposto del globo, allo stesso modo le finalità della Fondazione Rita Levi-Montalcini Onlus, mediante l’assegnazione di borse di studio nelle più critiche situazioni africane, possono innescare meccanismi di trasformazione radicali, vantaggiosi a livello mondiale."Rita Levi-Montalcini

mercoledì 21 aprile 2010

Saviano raccona Saviano


SAVIANO RACCONTA SAVIANO
Su Current dal 21 Aprile ore 21:10

“Voglio una vita, ecco. Voglio una casa. Voglio innamorarmi, bere una birra in pubblico, andare in libreria e scegliermi un libro leggendo la quarta di copertina. Voglio passeggiare, prendere il sole, camminare sotto la pioggia, incontrare senza paura e senza spaventarla mia madre. Voglio avere intorno i miei amici e poter ridere e non dover parlare di me. Sono un oggetto che viene trasportato. Ma sono libero. Perché la vera libertà è quella che hai nella tua testa”.

Roberto Saviano. Raccontato in prima persona.

Per vedere l’esclusivo video in Augmented Reality dedicato allo speciale clicca

qui: http://augmented.current.com/

martedì 20 aprile 2010

Il premier mi vuole zittire


Lo scrittore: "Assurdo preferire il silenzio, Berlusconi si scusi con le vittime".
"Non so se Mondadori è ancora adatta a me" di ROBERTO SAVIANO

Presidente Silvio Berlusconi, le scrivo dopo che in una conferenza stampa tenuta da lei a Palazzo Chigi sono stato accusato, anzi il mio libro è stato accusato di essere responsabile di "supporto promozionale alle cosche". Non sono accuse nuove. Mi vengono rivolte da anni: si fermi un momento a pensare a cosa le sue parole significano. A quanti cronisti, operatori sociali, a quanti avvocati, giudici, magistrati, a quanti narratori, registi, ma anche a quanti cittadini che da anni, in certe parti d'Italia, trovano la forza di raccontare, di esporsi, di opporsi, pensi a quanti hanno rischiato e stanno tutt'ora rischiando, eppure vengono accusati di essere fiancheggiatori delle organizzazioni criminali per il solo volerne parlare. Perché per lei è meglio non dire.
E' meglio la narrativa del silenzio. Del visto e taciuto. Del lasciar fare alle polizie ai tribunali come se le mafie fossero cosa loro. Affari loro. E le mafie vogliono esattamente che i loro affari siano cosa loro, Cosa nostra appunto è un'espressione ancor prima di divenire il nome di un'organizzazione.
Io credo che solo e unicamente la verità serva a dare dignità a un Paese. Il potere mafioso è determinato da chi racconta il crimine o da chi commette il crimine?


L'articolo completo su Repubblica
qui

venerdì 16 aprile 2010

Cecilia Strada: Noi, testimoni di una brutta guerra

Cecilia Strada: «Noi, testimoni di una brutta guerra»
di Umberto De Giovannangeli
Faremmo volentieri il nostro lavoro senza essere costretti a raccontare ciò che raccontiamo: le storie dei nostri pazienti. Il problema è che se non le raccontiamo noi, nessun altro lo fa». A parlare è Cecilia Strada, presidente di Emergency.

Dopo gli arresti, l'evacuazione di altri operatori italiani da Lashkar-Gah. C'è chi parla di una “eliminazione” di testimoni scomodi..

«Siamo nel campo delle ipotesi... Ma sono talmente irrealistiche le accuse che ci sono state rivolte che viene naturale chiedersi il perché...».

In questa ricerca di uno o più perché quali ipotesi è possibile realisticamente avanzare?

«Si sa che in una guerra la prima vittima è l'informazione. E quindi una delle ipotesi è che dia fastidio il nostro parlare. Noi di Emergency faremmo volentieri il nostro lavoro senza essere costretti a raccontare le storie dei nostri pazienti. Il problema è che se non le raccontiamo noi, non lo fa nessuno. E invece è fondamentale mostrare il vero volto della guerra. I volto della guerra in Afghanistan è quello di una bimba di 5 anni colpita in un attentato dei talebani e quello di un bambino di 9 anni colpito da un proiettile delle forze internazionali. Sono solo due esempi che racchiudono in sé le storie di centinaia di persone che abbiamo in cura nei nostri ospedali. Una cosa è certa: dopo ciò che è avvenuto sabato, l'ospedale di Lashkar-Gah non è più sotto la responsabilità di Emergency. E questo contro la nostra volontà. Come è altrettanto certo che l'arresto dei nostri tre colleghi è un gravissimo precedente per tutti gli operatori umanitari italiani in Afghanistan e in altre parti del mondo».

Ieri cinque operatori di Emergency hanno dovuto lasciare Lashkar-Gah per Kabul.

Qui l'articolo/cecilia_strada_noi_testimoni_di_una_brutta_guerra
Fonte: http://www.unita.it

mercoledì 14 aprile 2010

Il governo ci ripensa, i Tg pure: Emergency Santo subito, Gino Strada in Purgatorio


Articolo 21 - OSSERVATORIO TG

I TITOLI DEI TG DEL 14 APRILE 2010 - Basta che il Governo scelga di cambiar rotta e subito cambia la linea dei giornali. I Tg, disposti ad accettare le ragioni Afghane nelle prime ore, diventano dopo una giornata più accorti e oggi si trasformano (solo dopo le dichiarazioni di Frattini e la lettera di Silvio Berlusconi a Karzai), paladini di Emergency. Tg1, Tg2, Tg3 aprono su Emergency; il Tg5 mette la notizia nei titoli, Tg4 e Studio Aperto fanno servizi. Nessuno tocchi l’associazione anche se non è ancora sdoganato Gino Strada; Frattini afferma di condividerne al 100% il lavoro ma non gli atteggiamenti permettendo così ai Tg che nei giorni scorsi avevano data quasi per certa la colpevolezza dei tre italiani arrestati nell’ospedale di Laskhar-Gah di salvarsi in corner. Del tipo: abbiamo esagerato ma poi… in fondo in fondo… qualche problema c’è. Su questo sentiremo Fausto Biloslavo, giornalista de Il Giornale che ha smontato, pezzo pezzo, la bufala del Times.
Leggi
qui il seguito
Fonte:http://www.articolo21.org

"In Afghanistan non si vogliono testimoni"

Articolo 21 - ESTERI
"In Afghanistan non si vogliono testimoni"
"Una vicenda che è iniziata in maniera grottesca, ma ancor più grottesco è l'atteggiamento che sta assumendo il Governo, la Farnesina, Mantica, Gasparri... Hanno parlato di vergogna, bene io penso che uno dei pochi motivi per cui l'Italia non si debba vergognare del paese che è diventato è proprio grazie alla presenza di persone come Marco, Matteo e organizzazioni come Emergency."

"Articolo21 - affermano il portavoce Giuseppe Giulietti e il direttore Stefano Corradino - nell'aver aderito e rilanciato la raccolta di firme per esprimere la solidarietà ad Emergency invita i media a svelare la bufala e a mettere il governo afgano di fronte alle sue responsabilità. E' quantomani opportuno inoltre che il nostro governo faccia sentire l'indignazione di migliaia di italiani. Per questa ragione - concludono Giulietti e Corradino - Articolo21 aderisce convintamente alla manifestazione che si terrà sabato prossimo alle 14:30 in piazza Navona e invita le tv pubbliche e private a dare ampio spazio a questa iniziativa. Il nostro sito terrà in apertura questa vicenda non solo in attesa della liberazione dei tre cittadini italiani ma finchè non saranno reintegrati nel loro importante ruolo presso gli ospedali".
Leggi l'articolo
QUI

Fonte: http://www.articolo21.org

martedì 13 aprile 2010

In Afganisthan non si vogliono testimoni

Articolo 21 - ESTERI
"In Afghanistan non si vogliono testimoni"
"Una vicenda che è iniziata in maniera grottesca, ma ancor più grottesco è l'atteggiamento che sta assumendo il Governo, la Farnesina, Mantica, Gasparri... Hanno parlato di vergogna, bene io penso che uno dei pochi motivi per cui l'Italia non si debba vergognare del paese che è diventato è proprio grazie alla presenza di persone come Marco, Matteo e organizzazioni come Emergency." Così Vauro Senesi commenta in un'intervista realizzata da Italiaradioweb per www.articolo21.info, le dichiarazioni da parte di esponenti della maggioranza. E in merito all'ipotesi del "complotto" contro Emergency sottolinea: " Emergency vede tutto quello che non vogliono far vedere della guerra, i feriti, le conseguenze, le vede perchè è un ospedale; quello che non si deve vedere è che non ci sono guerre democratiche e missili che portano democrazia. Questa non è una guerra pulita."
Leggi l'articolo ed ascolta l'intervista QUI


Fonte: www.articolo21.org

Emergency, smentita la confessione dei tre itaiani

AGI) - Roma, 11 apr. - Smentita la confessione dei tre operatori italiani di Emergency fermati a Laskhar Gah, in Afghanistan.

QUI l'articolo completo.

giovedì 8 aprile 2010

Ru486. Cos'è e come funziona

La cosiddetta pillola abortiva, in realtà, sono 3 pillole di 2 farmaci diversi, che vanno assunte obbligatoriamente entro 7 settimane dopo il primo giorno dell’ultima mestruazione. Secondo il dottor Nicola Blasi, responsabile delle interruzioni di gravidanza al Policlinico di Bari, questo metodo "non cambia assolutamente nulla rispetto alla legge 194", se non il fatto che "si evita alla donna un'anestesia e un intervento chirugico".

Leggi l'articolo completo Qui
Fonte: www.articolo21.org

venerdì 2 aprile 2010

Donne Kamikaze - Nessuna scelta

Sono state due donne a compiere gli attentati che, lunedi' 29 marzo, hanno provocato numerose vittime nella metropolitana di Mosca.

La vendetta spiega solo in parte il fenomeno.


Ho trovato molto interessante l'articolo dell'AGI che trovate
QUI:



Un saluto,
Kemi

giovedì 1 aprile 2010

Io non li voglio!

Ma ce la meritiamo proprio questa pochezza?

Roma, 31-03-2010

Il cammino perché le donne italiane possano abortire con la pillola Ru486, in ospedale o in day hospital, potrebbe essere più lungo del previsto. Un segnale forte della nuova aria che tira nelle regioni arriva dal neo presidente del Piemonte, Roberto Cota, che ha già fatto che le confezioni arrivate nella sua regione potrebbero restare nei magazzini, spiegando di pensarla in modo "completamente diverso" dall'ex presidente Mercedes Bresso.
Leggi l'articolo su:
Rainews24

mercoledì 31 marzo 2010

24 ore non stop di Web@lfemminile

Maratona online sul tema della "Donna del 2010"
ROMA
E' giunta oggi alla sua terza edizione l'iniziativa volta a promuovere e valorizzare il rapporto e il ruolo della donna e della tecnologia nella società odierna.

Le Pari Opportunità 2.0 Web@lfemminile si rivolge a tutte, dalle studentesse alle manager passando per le imprenditrici, le casalinghe e le pensionate. Ma anche a tutti gli uomini che vorranno contribuire al dibattito fornendo una visione, da un’ottica speculare, della donna di oggi.
.......
La tecnologia non può che essere uno degli elementi centrali di tutto il progetto: l’iniziativa, infatti, si svolge interamente online sul sito dedicato, disponibile all’indirizzo www.webalfemminile.it: 24 ore non stop di dibattiti, interviste e scambi di opinioni dedicate a mettere in contatto esponenti del mondo politico, specialisti, Vip, giornalisti, manager e cittadini per parlare di donne in tutte le sue sfumature, lavoro, famiglia, moda, salute, sociale.
................
Qui trovate l'articolo completo

martedì 30 marzo 2010

Martini - mai detto...

Milano, 29-03-2010
Non ha mai detto che "l'obbligo del celibato dei preti deve essere ripensato" e non ha mai parlato con l'edizione domenicale del quotidiano Die Presse che ieri gli ha attribuito questa frase. Il cardinale Carlo Maria Martini si e' detto "molto sorpreso" nel vedere ripresa anche sui media italiani "una espressione che non corrisponde al mio pensiero".

QUI il testo integrale dell'articolo

lunedì 29 marzo 2010

Chiesa - Celibato. ..siamo alla follia

Berlino, 28-03-2010

"Cosa può fare la Chiesa per evitare in futuro nuovi casi di violenza e abusi a sfondo sesuale?". Se lo chiede, sulle colonne del settimanale tedesco "Presse am Sonntag", il cardinal Carlo Maria Martini.
--------
Siamo veramente alla follia!
La donna deve diventare moglie per placare i pruriti perversi dei prelati!???!!!!!
Riflettiamo gente, riflettiamo!!!!

www.rainews24.rai.it

www.ilsole24ore.com


Un saluto
Kemi

domenica 28 marzo 2010

Alda Merini


Le quattro figlie Emanuela, Barbara, Flavia e Simonetta hanno voluto ricordare il compleanno della loro madre con la realizzazione di un nuovo sito ufficiale: www.aldamerini.it. Il sito prende in considerazione il percorso artistico, la biografia, gli incontri con figure importanti della letteratura italiana, ma ciò che lo rende particolare è il racconto della vita della poetessa attraverso gli occhi delle figlie. Con fotografie, versi ma soprattutto attraverso una verità toccante e autentica di una madre che non potè stare vicino alle sue figlie in alcuni momenti della sua vita con il dolore e la gioia di una madre, la volontà di amarle fino alla fine senza mai rinnegare il suo passato e la sua storia.
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Andrea Salvatici - Il Corriere della Sera
17 marzo 2010(ultima modifica: 18 marzo 2010)

sabato 27 marzo 2010

Figli di potenti assunti senza concorso. Ecco la Parentopoli di Bertolaso

OMA - Lo "Stato nello Stato" ha imbarcato proprio tutti. Tutti quelli che bisognava imbarcare. Figli e nipoti di: generali, colonnelli, magistrati della Corte dei conti e della Corte costituzionale, cardinali, prefetti, direttori generali del Tesoro (gli stessi che devono controllare le spese della Protezione civile), avvocati di Stato, 007 dei servizi segreti, dirigenti e segretari generali della Presidenza del consiglio dei ministri, ex capi dei vigili del fuoco, dirigenti sindacali.
Tutti assunti per chiamata diretta. Senza concorso. Tutti catapultati nel dipartimento-carrozzone più generoso d'Italia. Quello della "procedura straordinaria", della deroga continua a tutto.
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venerdì 26 marzo 2010

Pope Was Told Pedophile Priest Would Get Transfer

MUNICH — The future Pope Benedict XVI was kept more closely apprised of a sexual abuse case in Germany than previous church statements have suggested, raising fresh questions about his handling of a scandal unfolding under his direct supervision before he rose to the top of the church’s hierarchy.

giovedì 25 marzo 2010

Par condicio: Agcom multa Tg1 e Tg5 Per squilibrio tra Pdl e Pd, richiamo a immediato riequilibrio

(ANSA) - ROMA, 25 MAR - Due sanzioni da 100mila euro ciascuna a Tg1 e Tg5: e' quanto ha deciso la commissione dell'Autorita' per le garanzie nelle Comunicazioni.