giovedì 1 aprile 2010

Io non li voglio!

Ma ce la meritiamo proprio questa pochezza?

Roma, 31-03-2010

Il cammino perché le donne italiane possano abortire con la pillola Ru486, in ospedale o in day hospital, potrebbe essere più lungo del previsto. Un segnale forte della nuova aria che tira nelle regioni arriva dal neo presidente del Piemonte, Roberto Cota, che ha già fatto che le confezioni arrivate nella sua regione potrebbero restare nei magazzini, spiegando di pensarla in modo "completamente diverso" dall'ex presidente Mercedes Bresso.
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Rainews24

1 commento:

  1. Verrebbe da dire che ora gli sta bene alle leghiste che l'hanno votato, senonchè sono una minoranza rispetto a quelle che non hanno votato o hanno votato altro ed anche loro dovranno subire questo sopruso.
    Perché di sopruso si tratta non c'è alcuna motivazione, non c'è nessuna convenienza per nessuno, a parte la volontà di far piacere ad uno stato che ci tiene in pugno; ricambiare il favore alla chiesa.
    L'Ru486 è utilizzata da anni in altri paesi, è stata testata, se ne conoscono vantaggi e svantaggi, che possono essere confrontati caso per caso con l'aborto tradizionale.
    Ma questa possibilità di scelta in più, alle donne italiane non deve essere concessa, l'aborto deve essere una sofferenza (quale è sempre), ma deve esserlo il più possibile per costoro.

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